Una speciale “cuffia refrigerata” può proteggere dalla caduta dei capelli, effetto collaterale della chemioterapia. Si tratta di un sistema sviluppato in Gran Bretagna che si è rivelato efficace nel 70% dei casi, circa. Il costo della cuffia è di 30.000 euro. In Italia, dopo l’Ospedale di Avellino, anche L’Ospedale di Carpi si doterà del nuovo sistema, con il sostegno dell’Associazione malati oncologici.
L’invenzione fu sviluppata da Glenn Paxman, membro di una famiglia di imprenditori di Manchester che negli anni ’50 aveva sviluppato un sistema per il raffreddamento della birra. Quando la moglie di Glenn si ammala di tumore, si rende conto di quanto sia difficile accettare, soprattutto per una donna, la perdita dei capelli durante i trattamenti chemioterapici e decide di investire tutta la propria conoscenza nel campo dei sistemi di raffreddamento, per plasmarli e renderli utili ai malati di tumore che devono sottoporsi alla chemioterapia.
Dopo diversi studi e ricerche, nel 1997, la Paxman produce il primo prototipo ufficiale della ‘cuffia’ che viene installata presso la Huddersfield Royal Infirmary. Il sistema di raffreddamento del cuoio capelluto, in Gran Bretagna, è usato in più di mille strutture. La ‘cuffia’ è stata installata anche in alcuni ospedali di Svizzera, Francia, Germania e Giappone.
Afferma Franca Pirolo dell’Associazione malati oncologici di Carpi: “A occhi esterni la perdita temporanea dei capelli potrebbe sembrare il male minore ma chi ha vissuto questa esperienza sa che non è affatto così. Soprattutto per le donne”.